Klaus Müterthies a Napoli

Klaus Müterthies a Napoli

La prima volta a Napoli. Sembra impossibile ma non sono mai stato a Napoli prima d’ora e due giorni prima di compiere 50 anni riesco ad essere qui per una conferenza e un corso con Klaus Müterthies organizzato da Salvatore Capuozzo insieme al suo ottimo team. 

 

Come sempre parto senza immaginarmi come potrebbe essere il  luogo, l’accoglienza e le persone, anche se, a differenza di altri viaggi, ho ricevuto già diverse telefonate dalle persone che conosco che si rendono disponibili per qualsiasi cosa io abbia bisogno. solo questo è un segno positivo ma cerco comunque di avere la mente libera da preconcetti.

 

i tavoli pronti per la cena a Capodimonte

Di solito, da inguaribile ottimista, noto più facilmente le cose positive dei luoghi e delle persone che incontro perché credo che sia più interessante vivere cercando il meglio rispetto a guardare i lati negativi e le cose che non funzionano e direi che con questo atteggiamento riesco goni volta a godere al massimo delle sensazione che trasmettono i luoghi che visito e le persone che incontro e in nessun luogo che fino ad ora ho visitato, questa modalità mi ha fatto assaporare quanto ho avuto in questi due giorni.

 

 

Klaus Müterthies con
Salvatore e Gennaro Capuozzo

Le cose che mi hanno colpito profondamente di Napoli sono essenzialmente legate al comportamento delle persone e allo splendore dei luoghi. Si, Napoli è solare, ma non è solo una questione meteorologica. É il calore della gente che vive e lo fa con passione e divertimento evidenziando a volte aspetti caratteriali molto aperti e … che, a volte, noi uomini del nord non comprendiamo o che riceviamo comunicativamente nel modo sbagliato.

 

A Napoli la comunicazione è diversa, una parola detta insieme ad un gesto può voler dire qualcosa di completamente contrario rispetto allo stesso gesto fatto in un altro luogo.

La conferenza si e svolta  a Villa Torelli, sul versante della collina di Capodimonte. un luogo con una visuale mozzafiato sul golfo. Prima dell’inizio, grazie all’aperitivo organizzato da Salvatore Capuozzo gli ospiti hanno potuto apprezzare la visione diurna e subito dopo quella notturna cenando all’aperto e deliziando il palato con prelibatezze del luogo creando un’atmosfera magica di condivisione insieme alla grande disponibilità di un  Klaus Müterthies raggiante. 

 

Momenti del corso

Il giorno dopo il corso.

Come dicevo è bello per me entrare in  un laboratorio. Durante il corso si conoscono i partecipanti, le loro aspettative, i loro problemi, le vite private, le delusioni e i sogni e qualche volta bastano poche ore insieme per instaurare rapporti che poi durano per anni anche senza vedersi. 

 

Quanti amici, quante persone si conoscono girando e muovendosi. credo che questa sia la cosa più appagante del mio lavoro.

Klaus Müterthies con Michele e Carmine Regio

Un’altra cosa che mi ha colpito e che mi ha fatto un piacere enorme è stato avere diversi ragazzi al corso.  - purtroppo oggi in Italia la professione dell’odontotecnico sta passando un periodo difficile dovuto sia a problemi generali del paese sia al cambiamento epocale del settore e tutto ciò crea notevoli difficoltà per gestire un’attività. Si può facilmente immaginare cosa possa essere e come possa sentirsi un giovane che si innamora di questo lavoro e cerca in tutti i modi di realizzarsi creando anche una attività imprenditoriale per garantirsi il futuro e deve lottare in un mercato confuso e in una situazione economica che non lo aiuta. 

Klaus Müterthies e Giovanni Errico
 

É in ogni caso bello vedere entusiasmo per un corso in cui apprendi non solo le tecniche di lavorazione che hanno fatto diventare Klaus Müterthies quello che è ma anche la sua filosofia professionale e di vita tesa al perfezionamento e all’attenzione di tutte le nuove tecnologie per la soddisfazione massima del paziente e del medico dentista. 

 

Ad ogni modo un altro bellissimo corso con Klaus in una cornice stupenda come quella della città di Napoli.

Modesto Saviano con
il quadro di Klaus 

 

Un ringraziamento a Salvatore Capuozzo e Lino Murolo per l’organizzazione impeccabile e la passione che mettono nella loro attività, a Franco Fontana per aver messo a disposizione il suo laboratorio, ai bravi corsisti e a Giovanni Errico e Michele Regio per il supporto e alla instancabile, indispensabile  Daniela Polcan. 

 

  Luca Pighin

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